Dalla micologia nasce la micoterapia, una scienza che si occupa dell’utilizzo dei funghi e dei loro estratti per il mantenimento della salute, sia come prevenzione che come trattamento di supporto delle malattie.
Quanti di noi preparano o gustano prelibati piatti a base di funghi? Ma lo sapevate che questo particolare alimento dà un grande aiuto alla salute? Infatti dalla micologia (scienza che si occupa della ricerca delle caratteristiche dei funghi, di classificarli e di studiarne il consumo per prevenire intossicazioni ed avvelenamenti) è nata la micoterapia, ovvero una scienza che si occupa dell’utilizzo dei funghi e dei loro estratti per il mantenimento della salute, sia come prevenzione che come trattamento di supporto delle malattie.
In realtà l’utilizzo dei funghi a scopo terapeutico risale addirittura alla preistoria, per poi diventare un rimedio abituale già oltre 2000 anni fa nella Medicina Tradizionale Cinese.
Numerosi studi scientifici hanno ormai dimostrato l’efficacia delle sostanze biologicamente attive contenute nei funghi, che possono essere utilizzati sia interi, sia come estratti, sia utilizzando esclusivamente il micelio (ovvero il corpo vegetativo formato da numerosi filamenti intrecciati dette ife) o il corpo fruttifero.
Inoltre l’azione dei funghi, tranne rari casi, non ostacola i farmaci, in quanto legandosi a specifici recettori sulla membrana cellulare non interferiscono direttamente a livello biochimico con le funzioni enzimatiche. Questo fa si che la micoterapia possa essere considerata un importante coadiuvante della salute ed un utile sostegno per il benessere psico-fisico.
Conosciamo meglio alcuni di questi funghi “medicinali”.
Agaricus blazei Murril: originario della regione montagnosa del Piediade in Brasile, ha azione antiossidante, immounomodulatoria, antiallergica, antinfiammatoria, antimicrobica, antiparassitaria ed antitumorale, risultando utile nella protezione delle mucose intestinali e come sostegno epatico.
Auricularia: detto anche “orecchio di Giuda”, in quanto una leggenda narra che questo fungo pende dall’albero sul quale l’apostolo Giuda tradì Gesù e la conseguente maledizione ne fece cambiare la forma, somigliante ad un padiglione auricolare. Ha effetto protettivo del sistema cardiovascolare e della circolazione venosa periferica, è utile nella stasi venosa, nell’insufficienza venosa periferica, nelle emorragie uterine, nelle emorroidi e nella stipsi moderata, nelle mucositi secche.
Coprinus comatus: detto “fungo dell’inchiostro”, favorisce la riduzione della glicemia risultando utile nel diabete.
Cordyceps sinensis: molto raro (quindi molto “prezioso”), cresce tra i 3000 e 5000 metri del Tibet, è detto “pianta d’estate, insetto d’inverno”. Conferisce una grande energia sostenendo le capacità psico-fisiche, migliora la fertilità e le funzioni sessuali attraverso un riequilibrio neuroendocrino, protegge l’apparato cardio-vascolare e sostiene il fegato. Ha una spiccata azione anti-aging risultando utile nel paziente anziano per contrastare l’invecchiamento, durante l’assunzione cronica di farmaci, nelle malattie degenerative e negli stati depressivi.
Hericium erinaceus: estremamente efficace in tutte le patologie infiammatorie e infettive a carico del sistema digerente (gastrite, reflusso gastroesofageo, esofagite di Barret, morbo di Chron, colite ulcerosa, ecc) e nelle patologie neurodegenerative (in quanto induce la sintesi di Nerve Grown Factor che favorisce la neuritogenesi e la rigenerazione neuronale).
Reishi: “fungo delll’intelligenza” molto usato da secoli in estremo oriente. Migliora l’equilibrio del sistema nervoso autonomo migliorando situazioni di irritabilità, spasmofilia e gestione dello stress, sostenendo le capacità cognitive e fisiche ed effettua neuroprotezione; essendo un tonico cardiaco è utile nelle affezioni cardiovascolari, dalle aritmie all’ipertensione arteriosa; effettua modulazione immunitaria, attività antinfiammatoria ed antiallergica, ottimo come sostegno in corso di chemio e radioterapia.
Maitake: altro fungo “storico” in Estremo Oriente in due principali campi d’azione: sistema immunitario e metabolismo. Infatti potenzia la risposta immunitaria ad ampio spettro diventando un utile coadiuvante di radio e chemioterapia. Inoltre migliorando la resistenza insulinica e l’iperinsulinemia, favorisce la perdita di peso, migliora il profilo lipidico, l’escrezione biliare ed il deposito di grassi a livello degli organi.
Polyporus: utilizzato in Medicina Tradizionale Cinese per rimuovere condizioni di “umidità”, grazie alle sue proprietà diuretiche. Utile per la stasi linfatica, gli edemi, la ritenzione idrica, nelle infezioni genito-urinarie e come prevenzione della calcolosi urinaria, rinforza pelle, capelli ed unghie, elimina tossine della matrice.
Shitake: “fungo della quercia” usato in Oriente da sempre per curare raffreddore, stati influenzali, bronchiti, malattie esantematiche. Inoltre è utile nella prevenzione dell’ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e come potente tonico di fegato e reni; migliora la flora batterica intestinale e buccale.
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Come per tutte le cure complementari è sempre opportuno farsi seguire da esperti che possano integrare (ecco perché e sempre meglio parlare di medicina integrata) queste fantastiche proprietà con le eventuali opportune cure tradizionali.