Chi consuma due o tre tazze di caffè giornaliere ha probabilità di morte più basse del 18% rispetto a chi non beve caffè.
Originaria dell’Abissinia la pianta della Coffea Arabica si è nei secoli acclimatata in Arabia, Africa tropicale e Brasile. In Europa fu introdotta in Francia nel periodo di Luigi XIV e successivamente consumata ovunque.
Differentemente dal pensiero comune le qualità del caffè non sono date solo dalla caffeina, che rappresenta solo una bassa percentuale dei costituenti (0,7-3%) ed è in gran parte distrutta durante la torrefazione (che avviene a 200-220 °C), in quanto volatile a 200°C.
Recentemente due studi pubblicati su Annals of Internal Medicine hanno dimostrato che l’assunzione di due o tre caffè al giorno si associa a un rischio ridotto di morte per numerose malattie. Dal primo, cui hanno preso parte circa 185.000 nordamericani seguiti per ben 16 anni, emerge che assumere caffè con o senza caffeina si associa a minori probabilità di morire per cancro, cardiopatie, ictus, diabete e malattie renali.
L’altro studio, condotto in 10 Paesi europei, ha coinvolto 520.000 uomini e donne da Marc Gunter dell’International Agency for Research on Cancer, ha confrontato le cause di morte specifiche e la mortalità per tutte le cause nei bevitori di caffè rispetto ai non bevitori. Anche in questo caso il consumo di almeno tre caffè al giorno si associa a una riduzione del rischio di morire, in particolare per le malattie circolatorie e per quelle del tratto digerente.
Infatti nel caffè verde troviamo polifenoli e altri composti bioattivi che hanno proprietà antiossidanti, e portano ad una ridotta insulino-resistenza, una minor infiammazione e a benefici per la funzione del fegato che, alla lunga, spiegano la maggior longevità.
In conclusione il caffè ha, oltre alla capacità di svegliarci un po’, svariate altre proprietà:
- Tonico dei nervi e del cuore,
- Facilita il lavoro cerebrale e l’attività muscolare,
- Migliora la respirazione aumentando la frequenza e l’ampiezza dei movimenti della cassa toracica,
- Euforizzante,
- Diuretico,
- Favorisce la digestione migliorando la peristalsi intestinale.
Ma attenzione a non esagerare, perché in dosi eccessive provoca un’azione depressiva sul sistema nervoso e sui centri respiratori, determinando:
- Confusione,
- Incoerenza muscolare,
- Disturbi sensoriali,
- Fame d’aria,
- Agitazione .
Ecco perché non è il caso di superare le tre tazzine di caffè anche se decaiffenato!
E ora…TUTTI AL BAR PER UN GELATO AL CAFFÈ!