La Fibromialgia è considerata una sindrome caratterizzata da dolore diffuso, evocabile dalla digitopressione su numerosi punti sensibili (trigger points), rigidità articolare, debolezza muscolare, ed una serie di possibili e svariati sintomi sistemici, in assenza di una evidente causa organica.
Colpisce circa l’1-2% della popolazione e soprattutto il sesso femminile.
L’eziologia rimane non chiara. Sono stati studiati molti diversi ambiti: disturbi del Sistema Nervoso Centrale, disordini del sistema neuroendocrino e del sistema nervoso autonomo, disturbi del sonno, fattori genetici, disordini del sistema immunitario, aspetti della sfera psichica.
Pertanto i criteri diagnostici sono esclusivamente clinici:
- dolore accusato in più parti del corpo,
- durata non inferiore a tre mesi
- concomitanza di sintomi somatici.
L’agopuntura nella cura della fibromialgia
La fibromialgia in Medicina Tradizionale Cinese può rientrare in uno dei due seguenti quadri sindromici:
- vuoto di Sangue e di Yin di Fegato
- stasi di Qi e Sangue di Fegato.
I dolori muscolari e cutanei, le parestesie, l’edema cutaneo sono tutti sintomi correlati ad una ostruzione della circolazione di Qi e Sangue lungo i Meridiani; l’organo strettamente coinvolto è il Fegato
Il quadro sindromico può evolvere nel tempo nel singolo paziente con un aggravarsi del deficit di Sangue fino al vuoto, l’associarsi di un deficit di Yin soprattutto di Rene e Fegato, con favorita della fuga di Yang di Fegato e comparsa di sintomi da Vento di Fegato quali l’agitazione. D’altro canto una persistente stasi di Qi di Fegato può trasformarsi in una stasi di Sangue di Fegato con acuirsi della sintomatologia dolorosa o sfociare in un Fuoco di Fegato e di nuovo in Vento di Fegato.
Il prevalere del deficit di Yin e Xue darà origine a sintomi quali: astenia, vertigini, ansia, amnesia, insonnia, sogni, palpitazioni e sarà caratterizzato da una lingua con scarso induito ed un polso fine.
I sintomi, in caso di vuoto di Yin saranno soprattutto notturni:
- viso emaciato e zigomi rossi,
- agitazione,
- inquietudine,
- sudori notturni,
- secchezza delle mucose,
- feci secche con lingua rossa e spellata
- polso rapido.
Se è preponderante il vuoto di Xue, i sintomi saranno soprattutto diurni:
- viso pallido e smorto,
- turbe del visus,
- tremori,
- oligo-amenorrea,
- intorpidimento,
- dolori muscolari
- lingua pallida
- polso aspro.
Nel quadro da stasi di Qi di Fegato il disarmonico fluire di Qi e Sangue può evolvere
in numerosi quadri che talora si alternano in fasi diverse nello stesso paziente quali: stasi di Xue, disarmonia di Fegato e Milza, Tan o Fuoco di Fegato con conseguenti vuoto di Yin, Calore da Vuoto e fuga di Yang di Fegato.
Il protocollo terapeutico della fibromialgia prevede:
- LR 3, SP 6, GB 34, GB 20 come punti comuni nei vari quadri sindromici;
- LR 8, BL 18, BL 17, ST 36, BL 20 nel vuoto di Sangue di Fegato;
- KI 6, KI 2, GV 14 nel vuoto di Yin di Fegato e Rene;
- PC 6, CV 17, CV 12, CV 6 nella stasi di Qi di Fegato;
- Punti Ashi corrispondenti ai punti tender points.
L’agopuntura ha un effetto positivo nel trattamento della fibromialgia e sinergico con il trattamento in medicina occidentale antalgico e antidepressivo.
Il trattamento omeopatico della sindrome fibromialgica
L’approccio omeopatico alla fibromialgia non è diverso da quello alle altre malattie croniche, infatti, dopo un’anamnesi molto approfondita e accurata, si rilevano i sintomi psicofisici caratteristici di ogni paziente. I sintomi dolorosi, le mialgie, la cattiva qualità del sonno, l’astenia, la cefalea, le parestesie, la depressione, l’ansia, ecc, pur essendo sintomi comuni a molti pazienti, si possono trasformare in sintomi caratteristici se si specifica quando appaiono o quando migliorano o peggiorano, dove sono localizzati e come vengono percepiti dal paziente. Spesso emergerà che tutti i dolori sono iniziati dopo un periodo di grande tensione, di lutti, di traumi mentali o fisici, di fallimenti, di veglie prolungate e protratte.
Il farmaco omeopatico più usato è Rhus-Toxicodendron, che è indicato nelle persone irrequiete, che presentano dolori sordi che migliorano col caldo e il movimento e si aggravano con il freddo umido, mentre la rigidità e il dolore peggiorano al mattino al risveglio o dopo aver riposato.
Altri rimedi utili sono:
- Arnica: in caso di dolori sordi (dopo sforzi muscolari, ferite, shock), con ipersensibilità al minimo contatto, debolezza estrema, rigidità nucale, aggravamento con freddo e umidità, risvegli frequenti.
- Bryonia: dolori che si aggravano al minimo movimento, migliorano a riposo e sdraiandosi sulle parti doloranti con irritabilità.
- Calcarea Carbonica: se il dolore muscolare e associato a senso di prostrazione, aggravantesi dopo esercizio fisico e col freddo umido o dopo sforzi mentali, con mani e piedi freddi.
- Causticum,
- Kalmia Latifolia,
- Ranunculus Bulbosus
- Ruta Graveolens.
Il trattamento omeopatico, con un solo rimedio individualizzato o con complessi di più farmaci a diverse diluizioni, è efficace nel diminuire la sensibilità dei trigger points e la dolorabilità in generale, nel migliorare la qualità della vita, lo stato di salute generale, la depressione ed i disturbi del sonno.
Fitoterapia e fibromialgia
Come nel trattamento allopatico anche utilizzando fitofarmaci lo scopo è quello di intervenire soprattutto sul disagio psichico che quasi sempre accompagna la sindrome fibromialgica.
L’uso della valeriana a tal proposito può definirsi “ancestrale” visto che già gli antichi romani ne facevano uso, in particolare nei disturbi del sonno.
In tempi più recenti l’estratto standardizzato di valeriana titolato in acidi valerenici (tra 0.3% e 0.8%, a seconda delle diverse Farmacopee) è stato clinicamente dimostrato attivo negli stati ansiosi con insonnia (da lieve a moderata) sfruttando un probabile meccanismo d’azione centrale (GABA recettori); pertanto varie specialità medicinali, in Europa e nel Mondo, contengono l’estratto di valeriana con o senza altri ingredienti attivi, spesso anch’essi di origine estrattiva.
Anche la passiflora rientra nel gruppo dei derivati erbali definibili come “sedanti naturali” mediante presupposti meccanismi d’azione periferici e quindi spasmolitici, con un’azione antagonista sulle somatizzazioni viscerali, in particolare del senso di oppressione al torace.
Altrettanto utile è la camomilla, ottimo spasmolitico agente sulla muscolatura liscia, con conseguente stato di evidente rilassamento che, a sua volta, è capace, altresì, di influenzare positivamente i meccanismi di presa del sonno.
I derivati del biancospino, risultano particolarmente utili allorquando assumono maggior rilevanza le palpitazioni ed il senso di costrizione toracica simulante un’angina.
Nuove frontiere nel trattamento della sindrome fibromialgica
La STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA (TMS) è una tecnica non invasiva di stimolazione elettromagnetica del tessuto cerebrale utilizzata a scopo diagnostico-terapeutico. Negli ultimi anni stimolazioni magnetiche ripetitive (rTMS) sono risultate efficaci nel trattamento della depressione farmaco resistente, degli esiti di ictus cerebrali, del dolore cronico, della Sindrome di Parkinson, delle dipendenze (alcool, droghe, fumo), dei disturbi alimentari (bulimia, anoressia), dei disturbi ossessivi compulsivi e della schizofrenia.
Un approccio unilaterale sulla corteccia cerebrale induce effetti analgesici nelle sindromi di dolore cronico focale, probabilmente modificando i sistemi centrali di modulazione del dolore. Gli studi neuroradiologici con Rmn encefalo funzionale hanno dimostrato che dopo tale trattamento si verifica l’attivazione bilaterale di un gran numero di strutture, comprese quelle attivate nell’elaborazione del dolore, suggerendo che tale stimolazione possa indurre effetti analgesici generalizzati. Uno studio francese su trenta pazienti affetti da sindrome di fibromialgia ha confermato che la stimolazione transcranica ripetitiva eseguita in corrispondenza della corteccia motoria primaria è in grado di ridurre in modo significativo sia il dolore sia diversi aspetti della qualità della vita, in particolare il senso di stanchezza, il cammino ed il riposo notturno già dalla quinta seduta.
Pertanto la stimolazione magnetica transcranica costituisce un efficace trattamento alternativo per la fibromialgia.