Numerosi studiosi hanno ormai dimostrato come nel paziente oncologico, con sindrome dis-metabolica, con insufficienza epatica, con lesioni midollari, dializzato, dopo un ictus cerebrale, si assista a quella che viene chiamata Sindrome Ipercatabolica, ovvero uno stato biochimico metabolico caratterizzato da:
- Incremento delle molecole cataboliche circolanti (cortisolo, glucagone, catecolamine, TNFα, IL-6).
- Riduzione degli effetti anabolici dell’insulina, con conseguente insulino-resistenza.
Ne consegue una demolizione delle proteine muscolari con rilascio di aminoacidi, che vengono utilizzati nel fegato per produrre glucosio tramite gloconeogenesi, indispensabile per mantenere il metabolismo di strutture fondamentali quali cervello ed altri organi “nobili”.
Questo conferma che il muscolo non è solo un organo che garantisce il movimento, ma è anche fondamentale nel mantenere la funzione metabolica del corpo umano.
Pertanto la disponibilità di aminoacidi è il fattore chiave per mantenere il metabolismo generale e le sintesi di proteine strutturali, plasmatiche e neuro-cognitive.
Nei soggetti vengono introdotti nell’organismo come proteine che devono essere digerite; nei pazienti con sindrome ipercatabolica la digestione delle proteine risulta deficitaria (per deficit di enzimi digestivi), con conseguente ridotta disponibilità di aminoacidi per la promozione delle sintesi proteiche.
Inoltre nelle patologie croniche la circolazione mesenterica è ridotta e quindi la sola dieta iperproteica non è sufficiente a soddisfare il bisogno aminoacidico dell’organismo.
Sulla base di tali evidenze, la somministrazione orale di Cluster di Amminoacidi, miscela di aminoacidi in un preciso e determinato rapporto stechiometrico, si è rivelata utile per i seguenti meccanismi di azione:
- Stimola la sintesi proteica: vengono stimolati enzimi fondamentali della sintesi proteica quali p70 kinasi (S6K1) ed il fattore eucariotico di inizio della sintesi eIF4F; mTOR (Mammalian Target of Rapamycine), una chinasi ubiquitaria che integra il segnale endocellulare di nutrienti ed ormoni e che regola la crescita cellulare ed i processi anti-apoptotici con un meccanismo insulino indipendente.
- Stimola la biogenesi mitocondriale: recenti studi indicano che la somministrazione orale di Cluster di Amminoacidi stimola la mitocondrogenesi sia nel muscolo cardiaco sia nel muscolo scheletrico, di particolare importanza in pazienti con riduzione del numero di mitocondri (diabete, scompenso cardiaco, anziani).
- Incrementa l’attività di GLUT-4: viene ridotta la concentrazione plasmatica di glucosio in pazienti diabetici. ricordando che l’aumento dell’attività GLUT-4 è insulino indipendente.
Aspetti clinici dell’utilizzo di Cluster di Amminoacidi in alcune condizioni patologiche
Paziente oncologico
Al momento della diagnosi, l’80% di pazienti con neoplasie del tratto gastro-intestinale e il 60% di quelli con neoplasie in altri distretti si presentano con una marcata riduzione di peso. La sindrome anoressia/cachessia del paziente oncologico è caratterizzata da una progressiva deplezione delle riserve proteiche muscolari e plasmatiche, a cui consegue un marcato scadimento della qualità di vita.
L’aumento del turnover proteico, finalizzato alla produzione di energia a partire da amminoacidi delle proteine muscolari (gluconeogenesi) contribuisce ad una rapida ditruzione proteica; un ruolo dominante è svolto dalle citochine infiammatorie, tra cui IL-1, IL-6 e TNFα, responsabili della lisi muscolare e dell’anoressia centrale, correlata altresì allo stato ossidativo.
L’approccio proteico ed energetico a questa sindrome non determina significativi benefici, tanto che la stessa risulta progressiva e ingravescente per l’incapacità dell’organismo di utilizzare substrati energetici (glucidi e lipidi) e attivare le sintesi proteiche (insulino-resistenza).
Invece la supplementazione di Cluster di aminoacidici può rappresentare un approccio razionale al trattamento della cachessia tumorale, per un evidente incremento della forza muscolare, peso corporeo, albumina sierica, leptina, e decremento di ROS, CRP e IL-6.
Paziente diabetico
In questo paziente le cause della perdita di massa muscolare sono da riscontrare nell’alterata sintesi delle proteine muscolari e nell’utilizzo di aminoacidi per fini metabolici, invece che per la produzione di proteine contrattili.
La supplementazione aminoacidica in aggiunta alla terapia antidiabetica in soggetti con diabete di tipo 2 determina un miglioramento del controllo metabolico ed un aumento della sensibilità all’insulina.
Paziente con ridotta motilità
In questo caso vi è un forte sbilanciamento del metabolismo verso la produzione di ormoni con attività catabolica, che porta ad una proteolisi con ulteriore peggioramento della qualità di vita.
Studi clinici indicano che un trattamento con aminoacidi in cluster in pazienti con ridotta motilità può migliorare i sintomi depressivi e la performance fisica, potenziare il recupero della qualità di vita, migliorare lo stato nutrizionale sia inducendo l’anabolismo proteico, sia aumentando il metabolismo aerobico, essenziale per la sintesi proteica.
Paziente neurochirurgico
Nei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore o dopo eventi acuti quali ischemie o emorragie cerebrali vi è una conclamata sindrome ipercatabolica, che predispone ad un maggior rischio di infezioni.
Aggiungere Cluster di aminoacidi alla terapia consente di ridurre l’incidenza delle infezioni in pazienti sottoposti a chirurgia maggiore, induce una più veloce riabilitazione neuro-motoria, per aumento della sintesi proteica e riattivando la sintesi proteica si può assistere ad un’ accelerazione della riabilitazione neuro-cognitiva.
Conclusioni
Con l’utilizzo di Cluster di Amminoacidi in pazienti con malattie debilitanti è possibile ottenere significativi miglioramenti dello stato di salute, prevenendo ulteriori complicanze, così come dimostrato da svariati studi clinici effettuati da ormai diversi anni.