Il panico rientra, semplificando, nei disturbi correlati allo stato d’ansia. L’episodio acuto è caratterizzato da tensione emotiva e terrore intollerabile che ostacolano una adeguata organizzazione del pensiero e dell’azione, accompagnata da turbe vegetative quali ipersudorazione, pallore, palpitazioni, dispnea, tremore. Fortunatamente il più delle volte questi sintomi svaniscono spontaneamente lasciando però un senso di prostrazione.
Il modo migliore per avere dei buoni risultati è quello di prevenire l’attacco di panico, curandone le cause: l’angoscia, il pensiero ossessivo, la paura e lo stress.
ANGOSCIA
In Medicina Tradizionale cinese l’angoscia è provocata da una perdita di controllo dello Shen (quindi del cuore) sui movimenti energetici dell’organismo. Questa situazione è causata da uno dei sette sentimenti chiamato Jing (traducibile in terrore e spavento).
Partiamo dal concetto che al centro del corpo viene posto il cuore, la milza, il triplo riscaldatore medio e la vescica biliare. Il cuore (considerato il sovrano) è il centro profondo dell’uomo sede della sua spiritualità ed è in stretta relazione col ministro del cuore. La milza e triplice riscaldatore medio risultano fondamentali per organizzare e strutturare la relazione tra l’uomo e il suo ambiente, mentre la vescica biliare rappresenta il centro organizzativo.
Si possono riscontrare diversi sintomi che scaturiscono dalla perdita della relazione con il centro con conseguente anarchia della circolazione energetica:
- Perdita della relazione con il cuore-centro, caratterizzata da angoscia solare, depressione, astenia psichica, non desiderio di vivere, sovreccitazione delle emozioni. Gli agopunti da utilizzare sono: 7C, 14VC, 8VC.
- Vuoto della vescica biliare, caratterizzata da depressione, oppressione torace, irritabilità e insonnia, grandi sospiri, palpitazioni da spavento, indecisione, bocca amara, nausea e vomito, coliche epatiche, vertigini. UUseremo 24VB, 43VB, 40VB, 40E, 12VC.
- Perturbazione del Dai Mai, caratterizzata da stato ansioso, cefalea con edemi alla faccia, contrattura muscolare agli arti, lombalgia, trattabile con
- Vuoto di calore con sensazione costrittiva a livello toracico, al collo ed a livello epigastrico che risponde bene usando 6VC con:
- 24VB, 34VB, 2F, 3F per il Vuoto di vescica biliare;
- 15V, 7C, 17V in caso di Vuoto di Yang di cuore tipico di malattie violente oppure di lunga durata;
- 10P se abbiamo Vuoto di calore al torace;
- 21VC, 18V se l’oppressione è dovuta a turbe del fegato con conseguente riduzione del movimento dello Yin verso lo Yang;
- 15VC in caso turbe dell’espressione centrale;
- 17VC, 6MC, 22VC, 9P, 7MC allorquando vi è un vuoto del triplice riscaldatore superiore che non distribuisce il Qi;
- 5TR, 35VB se è interessato il meridiano curioso Yang Wei Mai con blocco dello Yang che non muove lo Yin;
- 34VB, 44VB, 21VB, 6TR per disturbo dello Shao Yang.
PENSIERO OSSESSIVO
In MTC il pensiero dipende dalla milza che viene considerata l’immagine della terra, che riceve i sementi, facendoli maturare, dando a ciascuno ciò che è utile per sé
Se il pensiero si inceppa sulla speculazione, sulla meditazione, può divenire ossessione e compulsione a ripetere e preoccupazione. Quindi il normale sentimento della milza è il pensiero mentre il termine preoccupazione (ossessione, pensiero che gira a vuoto, pensiero fisso, idea fissa) va inteso come patologia. Nel pensiero ossessivo, a causa della condensazione e stagnazione della circolazione, l’ossessività determina una perdita di equilibrio del Qi in tutti i movimenti, ion quanto lo Yi compromesso non è più in grado di armonizzarli adeguatamente.
La terapia deve tendere quindi a favorire la distribuzione del Qi dal centro, tonificare lo Yang di milza, tonificare lo Yi, mobilizzare lo Shen ed il Qi del cuore.
Vanno trattati i seguenti agopunti:
- 20V-49V per tonificare la milza;
- 17V-10Rt per tonificare e distribuire il sangue;
- 20V-21V-12VC,7P,40E,9Rt per combattere i Tan;
- 20V, 13F, 21 RT, 34VB se vogliamo trattare i 4 arti
- 16VG, 2VB per trattare il ristagno di idee
PAURA
La paura viene considerata come la rottura delle comunicazioni di benessere fra l’alto e il basso, tra cuore e reni. Ne conseguono vari sintomi fino a dolori alle ossa, incontinenza urinaria e fecale (vuoto di Qi renale) incapacità di proiettarsi verso il futuro (vuoto di fegato), palpitazioni, irritabilità (lesione del cuore e dello spirito), raffreddamento (blocco del Qi).
In agopuntura useremo punti diversi in base al meridiano o l’organo interessato:
- 23V, 52V, 14Rn (rene),
- 4Rn, 5VC (7VC) (TR inferiore),
- 10 Rt, 17V (tonificazione del sangue),
- 17VC, 6MC (TR superiore),
- 6MC, 12VC, 36E (funzione di discesa dello stomaco),
- 17VG, 11V, 39VB (Jing da bonificare),
- 18V, 3V (fegato),
- 15V, 14VC, 7C (cuore),
- 19V, 24VB, 34VB (vescica biliare da tonificare).
Anche l’alimentazione può essere utile in particolare per tonificare il rene preferendo frutti di mare, crostacei, pesce azzurro più soia, maiale e fagioli neri.
STRESS
Lo stress in condizioni di cronicità (stress persistente, ripetuto o imprevedibile), tende a produrre reazioni disadattative, con alterazioni dell’equilibrio immunitario e neuroendocrino, che possono condurre all’insorgenza di stati di malessere o di vere e proprie patologie.
In particolare, lo stress cronico, tramite la disregolazione dell’asse ipotalamo-ipofisisurrene, del ritmo cortisolo-melatonina e dell’equilibrio tra orto e parasimpatico, provoca uno stato di malessere diffuso con astenia, alterazioni del tono dell’umore, disturbi del sonno, dolori diffusi, disregolazione immunitaria ed endocrina.
L’agopuntura si è dimostrata efficace nel trattamento di numerose condizioni da stress; la sua azione, come anche in altre patologie, si esplica attraverso un complesso di diversi meccanismi, in particolare per effetto immunomodulatorio ed antinfiammatorio, mediata dall’attivazione parasimpatica e tramite la regolazione della sintesi di diversi neurotrasmettittori.
I punti più efficaci per le patologie stress correlate sono GB 34, LR 3 LI 4, ST 36, HT7, PC 6.
Quindi, concludendo, l’agopuntura può avere un ruolo non solo nella cura dei sintomi dell’attacco di panico, ma anche nella ricerca della salute generale in un’ottica di prevenzione dei fattori che lo determinano.